Edificio multiresidenziale
Con i suoi 14 piani che ospitano 62 appartamenti, una palestra e una terrazza sul tetto, Treet (“albero” in norvegese) è, attualmente, il più alto edificio al mondo in legno; un progetto ambizioso, che si inserisce nella lunga tradizione di fabbricati in legno del Paese scandinavo e il cui obiettivo è dimostrare la possibilità di costruire abitazioni urbane ad alta densità, utilizzando materiali ecocompatibili, e lo sviluppo di nuovi sistemi strutturali per spingersi in altezza.
A rimarcare tali concetti, la struttura, costituita da un telaio in lamellare esterno e moduli impilati in X-lam, doveva innanzitutto essere lasciata a vista e non protetta; tuttavia, considerando il clima estremamente umido di Bergen (centro abitato dove sorge Treet), si è preferito adottare facciate vetrate su due fronti e un rivestimento in Corten sugli altri due.
Tale soluzione ha permesso di migliorare anche l’isolamento acustico, visto il traffico veicolare del vicino viadotto che oltrepassa il Puddefiorden, e di fornire a ogni unità immobiliare un balcone.
I telai in lamellare dell’ossatura portante sono stati preassemblati in fabbrica, smontati, portati sul sito, rimontati e posti in opera, mentre i moduli, anch’essi prefabbricati, sono giunti dall’Estonia dove sono stati prodotti, già completi della cucina, degli elettrodomestici, dei bagni e degli impianti
Anche il vano scale e ascensore è realizzato in X-lam. Una delle sfide del costruire un edificio di 49,4 m di altezza (misurata a partire dal livello d’ingresso) era evitare le oscillazioni della struttura a causa del forte vento. Rispetto a fabbricati in acciaio o calcestruzzo, infatti, gli edifici in legno sono più leggeri e, vista l’altezza del Treet, era necessario contenere questo effetto a livelli accettabili: la soluzione individuata dal team di strutturisti è stata l’inserimento di un carico sul tetto, una piattaforma in cemento con funzione di terrazza fruibile da tutti i condòmini.
Anche la questione antincendio è stata attentamente valutata, non esistendo soluzioni predeterminate che potessero essere direttamente applicate sono state sviluppate e documentate soluzioni specifiche per questo progetto. I due principali fornitori, Kodumaja e Moelven, sono stati coinvolti fin dalle fasi iniziali del progetto e hanno contribuito notevolmente al suo sviluppo. La particolare soluzione strutturale e costruttiva messa a punto ne consente la ripetibilità e anche un’ulteriore crescita in altezza.
Fotografie edificio finito: David Valldeby, Morten Pedersen-Inviso
⇒ il progetto completo è pubblicato sul numero 23 di legnoarchitettura